Santarcangelo di Romagna è un affascinante borgo a pochi km da Riccione.
Nato in epoca romana, l’abitato si sviluppa nell’area attorno alla pieve di S. Michele Arcangelo, monumento più antico della città dedicato al Santo a cui la cittadina deve il nome.
Con le prime invasioni barbariche l’insediamento si spostò verso il Monte Giove, l’altura su cui ancora oggi sorge la cittadina, il cui ventre è attraversato da un fitto reticolo di grotte tufacee, misteriosi ipogei sulle cui origini e funzioni il dibattito è tuttora acceso.
Tutta la parte alta di Santarcangelo di Romagna è un museo a cielo aperto in cui potrai ammirare la struttura di impianto medievale, caratterizzata dalle strette contrade, la Rocca Malatestiana, la Piazzetta delle Monache e la adiacente Porta Cervese, la Porta del Campanone Vecchio, la Celletta Zampeschi e l’ottocentesco Campanone.
Se ami l’arte, non perdere l’occasione di visitare il Musas, Museo Storico Archeologico, ospitato nel seicentesco Palazzo Cenci e la Chiesa Collegiata, al cui interno si trovano testimonianze dell’arte romagnola del Seicento ed un notevole crocifisso dipinto su tavola da un esponente della scuola pittorica riminese trecentesca.
Santarcangelo di Romagna è anche un paese che ha dato i natali a grandi artisti, si ricordano in particolare Guido Cagnacci, autentico maestro della pittura seicentesca, Tonino Guerra, sceneggiatore di registi famosi – sua la sceneggiatura di Amarcord di Federico Fellini – , gli scrittori dialettali Raffaello Baldini e Nino Pedretti.
Una curiosità per gli amanti della cucina romagnola: si dice che la piadina di Santarcangelo sia la piadina “vera”, la piadina “di mezzo” tra quella riminese e quella cesenate/ravennate.
Foto: santarcangelodiromagna.info